Blog Parolin Legal

CONTRATTO INTERNAZIONALE DI FORNITURA- “OEM” /o “ODM”

Scritto da Davide Parolin | 06/05/19 18.54
  CONTRATTO INTERNAZIONALE DI FORNITURA “OEM” /o “ODM”   Cosa significa ORIGINAL DESIGN MANUFACTURER vs ORIGINAL EQUIPMENT MANUFACTURER   Un ORIGINAL EQUIPMENT MANUFACTURER (OEM), letteralmente in inglese “produttore di apparecchiature originali”, è un’azienda che realizza un’apparecchiatura che verrà poi installata in un prodotto finito, sul quale il costruttore finale appone il proprio marchio, utilizzando integralmente o quasi componenti prodotti da fornitori (i quali si chiamano appunto OEM). Spesso l’azienda che commercializza e marchia il prodotto finito è definita “casa madre” ed è quasi sempre più grande dell’azienda OEM dalla quale acquisisce i componenti e/o alla quale affida processi produttivi.       “OEM”, alcune precisazioni Essendo un termine tecnico-specialistico, la definizione in sé richiede delle precisazioni: ORIGINALE significa “realizzato/marchiato/commercializzato” per una casa madre; “realizzato” non equivale, come tanti credono, ad “assemblato”, “confezionato” ma effettivamente “fabbricato”; la casa madre quindi lo confeziona e lo assembla. Ad esempio, Magneti Marelli (che è l’OEM) realizza la centralina, mentre FCA (che è il produttore di automobili) lo assembla nelle proprie vetture. La CASA MADRE, per definizione, anche quando si limitasse ad assemblare il prodotto finito o, persino, a far apporre il proprio marchio al fornitore OEM, è il detentore del progetto esecutivo dell’intero sistema, ivi comprese le specifiche tecniche dei particolari/componenti “a disegno” (termine che sta per “personalizzato”, non a catalogo, non standard) fabbricati dai vari fornitori della catena; questa è una precisazione cruciale: il prodotto/sistema/macchina originale è realizzato concretamente dai fornitori OEM ma su progettazione/qualifica della casa madre nonché su sua stretta sorveglianza produttiva della catena di fornitura.     Spesso, l’OEM ha diversi marchi commerciali (si pensi ai grandi gruppi automobilistici): molta componentistica è comune ai diversi marchi (i fornitori di primo livello sono gli stessi), quello che cambia è il segmento/tipologia di mercato di riferimento. A volte i fornitori di secondo livello neppure sanno sul quale dei marchi dell’OEM finirà il proprio componente.   Utilizzo Il termine viene utilizzato di frequente in maniera erronea nel mercato dell’informatica per indicare i grandi produttori di computer o di dispositivi assimilabili (tablet, cellulari, palmari), i quali utilizzano prodotti di terze parti (software, microprocessori, dispositivi, driver, ecc.) per assemblare un prodotto finale vendibile al pubblico.   Ad oggi un errato esempio di prodotti OEM sono i prodotti Apple che riportano la dicitura “Designed by Apple in California, Assembled in China” (Progettato da Apple in California, Assemblato in Cina).   Nella vendita del software applicativo e di sistema, trova posto nell’ambito della politica delle licenze d’uso la cessione dei diritti di preinstallazione ai produttori e agli assemblatori di personal computer e sistemi server proprietari. La cosiddetta licenza OEM è rilasciata dai grandi produttori di sistemi operativi, di programmi per la grafica, di antivirus, ecc. Tale accordo di licenza generalmente prevede la non trasferibilità dei diritti di licenza e altre limitazioni circa la non vendibilità del software separatamente dall’hardware. In altre parole: la dizione “licenza OEM” riferita ad un software (tipicamente il sistema operativo ma anche i driver/tool di periferiche hardware) significa che il programma è stato acquistato dal produttore, installato su quella macchina (spesso anche personalizzato con altri componenti) e il contratto sull’utilizzo del software è tra proprietario/utente e produttore OEM e non tra proprietario/utente e produttore del software. Quella licenza OEM vale unicamente per quella matricola di computer. Similmente per i dispositivi hardware montati sul computer.   Il termine viene inoltre ampiamente usato nel mondo della stampa digitale, cartucce per stampanti laser e a getto d’inchiostro. Le “cartucce OEM” sono cartucce nuove, provenienti dai produttori di primo equipaggiamento per stampanti (OEM) e vendute con il relativo marchio.   Il termine si impiega tradizionalmente nella produzione di parti di veicoli come l’automobile, le quali sono prodotte con apporto quasi totale dei fornitori della casa automobilistica.   Anche nel settore della moda si parla di OEM: il capo (o la calzatura) è realizzato con materiali e componenti dei fornitori e, sempre più spesso, anche l’assemblaggio e controllo finale del prodotto finito. Pure, nell’alimentare vi è questa pratica: in questo caso, siccome per legge è obbligatorio riportare l’identificazione della sede dello stabilimento che materialmente ha preparato e confezionato l’alimento, sulle etichette si legge spesso “prodotto da…nello stabilimento…per conto di…” e “per conto di” coincide con l’azienda proprietaria del marchio. In alcuni casi, ad esempio quando il fornitore è famoso e rinomato, l’azienda a volte lascia in chiaro il suo nome sull’etichetta.   Ad ogni modo l’industria dei veicoli e le tecnologie dell’informazione sono quelli che storicamente e sistematicamente hanno adottato questa consuetudine terminologica e concettuale. Gli altri lo utilizzano, a volte, per assimilazione.   ***** ORIGINAL DESIGN MANUFACTURER Mentre OEM indica che l’azienda effettua la sola produzione, le aziende ODM si occupano sia della progettazione che della produzione. Nel linguaggio corrente, ad ogni modo, si utilizza spesso il termine OEM anche quando il “costruttore” o il “produttore” ha anche sviluppato il prodotto/sistema.   L’espressione inglese original design manufacturer, sigla ODM, è utilizzata per definire un’azienda progettatrice e produttrice di articoli rivenduti a terze aziende le quali commercializzeranno i prodotti col proprio marchio. Tali aziende fornitrici ODM permettono che la ditta del marchio produca (come integrazione alla propria produzione o in modo esclusivo) senza che si debba impegnare nell’organizzazione o nella gestione di una fabbrica. Le dimensioni delle aziende ODM sono molto aumentate negli ultimi anni e molte di esse riescono a gestire le esigenze di molteplici clienti, fornendo spesso gran parte della intera produzione delle aziende terze.   Mentre ODM indica che l’azienda effettua sia la progettazione che la produzione dell’articolo, le aziende OEM si occupano della sola produzione.