I leader di Serbia, Albania e Macedonia del Nord hanno firmato il cosiddetto accordo “mini-Schengen”, che – basandosi sul modello originale dell’UE – prevede la libera circolazione in questi paesi di persone, merci, capitali e servizi.
I funzionari dei tre paesi hanno dichiarato di aspettarsi che tutti i paesi dei Balcani occidentali si uniscano presto all’accordo.
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Le questioni aperte che esistono nella regione non dovrebbero impedire ai paesi di concordarsi su ciò che riguarda i cittadini. Siamo raccolti dalla necessità di sviluppare le nostre economie, dalla necessità di incoraggiare e migliorare le condizioni e la qualità di vita di tutti i cittadini.” – ha detto il premier albanese Edi Rama. Il primo ministro della Macedonia del Nord, Zoran Zaev, ha dichiarato invece di aspettarsi che anche i restanti paesi dei Balcani occidentali – Bosnia Erzegovina, Kosovo e Montenegro – si uniscano all’iniziativa: “
Stiamo inviando il messaggio che le relazioni politiche nella regione stanno diventando più semplici, che i Balcani non sono più un barile di polvere da sparo, ma una regione di stabilità, sviluppo economico, dedicata all’integrazione europea e al miglioramento degli standard dei suoi cittadini.” – ha detto Zaev.