Finalmente introdotti dal Governo nuovi finanziamenti per #internazionalizzazione in paesi #extraUE (30 maggio 2019)
Sulla Gazzetta ufficiale del 30 maggio 2019, è stato pubblicato il decreto del MISE che introduce
nuovi finanziamenti agevolati, a valere sul
Fondo rotativo 394-81, per sostenere l’
internazionalizzazione delle imprese italiane in paesi
extra UE
, e possono essere utilizzati per due tipologie di attività. Il finanziamento agevolato può coprire fino al
100%dell’importo delle spese ammesse e può variare da un minimo di
25 mila euro ad un massimo di
150 mila euro.
1) Temporary export manager (TEM)
La prima attività di internazionalizzazione sostenuta dai finanziamento agevolati riguarda l’
inserimento temporaneo in azienda di un
TEM, un Temporary export manager. In questo caso l’inserimento dei TEM deve essere finalizzato all’erogazione di servizi volti a facilitare e sostenere i processi di internazionalizzazione dell’impresa in paesi extra-UE, attraverso la sottoscrizione di un apposito contratto di
prestazioni consulenziali, erogate esclusivamente da società in possesso dei requisiti di onorabilità, esperienza e professionalità che saranno individuati con una successiva circolare operativa, insieme ai servizi consulenziali che possono essere oggetto del contratto. Per quanto concerne le
spese ammissibili, esse possono riguardare: Lo
stipendio per il servizio di
affiancamento del TEM, come risultante dal contratto tra la società richiedente il finanziamento agevolato e la società di servizi; le
attività promozionali e di supporto strettamente connesse alla realizzazione del progetto di internazionalizzazione elaborato con l’assistenza del TEM; la
certificazione di prodotti e/o servizi, il
deposito di marchi o altre forme di tutela del
Made in Italy, quando oggetto di una strategia di internazionalizzazione dell’impresa elaborata con l’assistenza del TEM.
2) Sviluppo soluzioni di #e-commerce
La seconda attività di internazionalizzazione finanziabile, riguarda lo sviluppo di soluzioni di e-commerce attraverso l’utilizzo di un
market place o la realizzazione/implementazione di una
piattaforma informatica propria. In particolare, gli interventi relativi allo sviluppo del
commercio elettronico devono rispettare una serie di caratteristiche: la piattaforma informatica propria o il market place prescelto devono avere un
dominio di primo livello nazionale registrato in un paese
extra UE; devono riguardare beni o servizi
prodotti in Italia o con marchio italiano. Il
finanziamento agevolato copre, nello specifico, alcune
categorie di spesa come: la creazione e sviluppo della piattaforma; la gestione/funzionamento della piattaforma/market place; le attività promozionali e di formazione. L’intensità dell’agevolazione copre fino al
100% delle spese ammissibili, mentre l’importo varia da un minimo
25 mila euro ad un massimo di
300 mila euro.
Tasso d’interesse e garanzie richieste
Per entrambe le attività finanziabili con il Fondo, il
tasso d’interesse applicabile è pari al
10% del tasso di riferimento di cui alla normativa europea (vigente alla data della delibera di concessione del finanziamento) e non può, in ogni caso, essere inferiore allo 0%. Per tutte e due le misure, il finanziamento può avere una durata massima di
quattro anni. Cambia, invece, il periodo di
preammortamento che è pari ad un anno per le attività volte allo sviluppo dell’e-commerce e uguale a due anni, invece, per quelle relative al TEM. Come accedere al finanziamento Le modalità di presentazione delle domande, nonché gli aspetti operativi connessi alla gestione degli interventi – compresi i criteri di ammissibilità e gli aspetti relativi all’erogazione dei finanziamenti – saranno stabiliti da una prossima
circolare operativa.