SINGAPORE: in vigore l’accordo di libero scambio con l’Unione Europea

SINGAPORE: entrata in vigore dell’accordo di libero scambio concluso con l’Unione Europea
In data 21 novembre 2019 è entrato ufficialmente in vigore il  Free Trade Agreement concluso tra l’Unione Europea e Singapore, che porterà all’abbattimento dei dazi doganali nell’interscambio di merci tra le due Parti contraenti.
L’accordo di libero scambio tra L’Unione Europea e Singapore, firmato il 19 ottobre 2018,  è entrato in vigore il 21 novembre 2019. A partire da tale data, sono pertanto applicabili le norme contenute nel Protocollo di origine, e sarà possibile esportare merce di origine preferenziale UE verso Singapore, ed importare merce di origine preferenziale di tale Paese nell’UE beneficiando di un abbattimento del dazio. L’accordo non prevede l’emissione dei certificati di circolazione EUR1, attestanti l’origine preferenziale della merce, ma soltanto il rilascio di una dichiarazione di origine da parte dell’esportatore. La dichiarazione di origine è rilasciata su una fattura o su qualsiasi altro documento commerciale che deve descrivere il prodotto originario in modo sufficientemente dettagliato da consentirne l’identificazione. Per spedizioni contenenti prodotti originari il cui valore totale non superi 6 000 euro, tale dichiarazione può essere rilasciata da qualunque esportatore. Per spedizioni di valore superiore  sarà invece necessario ottenere lo “status di esportatore autorizzato”. Il funzionamento delle prove di origine è pertanto identico a quello previsto nell’accordo con la Corea del Sud.  

Quali benefici derivano dall’accordo?

Con l’entrata in vigore nel nuovo trattato, sarà ora più semplice e conveniente per le imprese europee esportare nella Città- Stato.

Tra i maggiori benefici previsti dal FTA, infatti, figurano senza dubbio quelli connessi al commercio di merci e prodotti. Da oggi, infatti, Singapore rimuove tutte le tariffe rimanenti sui prodotti Made in UE, favorendo quindi un loro posizionamento competitivo in quel mercato. Un vantaggio che interesserà da subito oltre l’80% delle importazioni singaporiane di prodotti europei farmaceutici, petrolchimici, agroalimentari e dell’elettronica.

Per il resto, le tariffe UE saranno rimosse entro tre o cinque anni, a seconda della categoria di prodotti.

Oltre all’eliminazione dei dazi, Singapore ha anche accettato di rimuovere tutta quella serie di barriere non tariffarie agli scambi tramite, ad esempio, il riconoscimento dei test di sicurezza dell’UE sulle automobili e su molti apparecchi elettronici o accettando le etichette utilizzate dalle aziende europee per i tessili.

L’accordo, inoltre, offre nuove opportunità anche nel settore dei servizi. D’ora in avanti, infatti, per le società di servizi europee sarà più semplice operare nel mercato di Singapore in settori quali le telecomunicazioni, i servizi ambientali, l’ingegneria, l’informatica e il trasporto marittimo.

L’accordo consentirà inoltre la protezione giuridica di 138 indicazioni geografiche europee food&beverage. Una tutela non indifferente se si pensa che Singapore è la terza destinazione per tali prodotti speciali europei.

IMPORTANTE: Le aziende già in possesso dello status di esportatore autorizzato dovranno richiedere l’estensione per includere Singapore nella propria autorizzazione.

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