- Marchio internazionale: avendo già un marchio italiano o comunitario, è possibile estendere la tutela del marchio in Cina tramite una domanda depositata presso l’ufficio WIPO di Ginevra, designando la Cina come territorio. L’ufficio cinese dovrà ammettere il marchio come valido dopo una attenta disamina degli aspetti formali e sostanziali della domanda.
- Marchio cinese: presentazione di una domanda di marchio presso l’ufficio marchi cinese (CTMO). I soggetti non residenti dovranno presentare detta domanda tramite un trademark agent di diritto cinese, il quale si preoccuperà di raccogliere e presentare tutta la documentazione necessaria, che dovrà essere presentata necessariamente in lingua cinese. Anche in questo caso l’uffico marchi procederà ad analizzare gli aspetti formali e sostanziali della domanda.
- Principio di “first to file”. In caso di controversia, il diritto di proprietà intellettuale è riconosciuto a chi per primo ha depositato la domanda. Il pre-uso infatti non ha alcuna rilevanza in Cina. Per questo motivo è di fondamentale importanza procedere in modo tempestivo al deposito della domanda di marchio appena si è deciso di affrontare il mercato cinese.
- Richiesta di cancellazione per non uso. Secondo l’art. 49 della Legge marchi cinese, se un marchio registrato non viene usato per almeno tre anni consecutivi senza una ragione motivata, ogni interessato (compresi terzi che intendano registrare un marchio identico o simile a quello in esame) può chiederne la cancellazione di fronte all’Ufficio marchi cinese (CTMO). Il titolare del marchio è tenuto a fornire prove evidenti di uso del marchio una volta che una terza parte ha proposto la cancellazione del marchio. Tuttavia, il titolare del marchio, per prevenire le richieste di cancellazione del proprio marchio, dovrebbe migliorare la gestione del marchio e conservare delle prove d’uso valide.
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